Bollette telefoniche a 28 giorni: possibili storni
Dopo l’approvazione della fatturazione mensile a carico dei gestori telefonici, questi hanno un termine di 120 giorni dall’entrata in vigore della detta legge per adeguarsi. Da allora in poi (il 4 aprile prossimo) saranno perciò possibili solo fatturazioni mensili, ad esclusione, come chiarisce il testo, dei servizi “promozionali a carattere temporaneo di durata inferiore al mese e non rinnovabile, su base mensile o multipli del mese”. Come conseguenza, se, da un lato, fino a quel termine le compagnie potrebbero continuare ad ignorare il divieto ed emettere ancora bollette a 28 giorni, dall’altro, il mancato adeguamento alla nuova previsione comporterà a carico delle stesse il pagamento di un rimborso forfettario di 50 euro per ciascun utente, più 1 euro per ogni giorno che passa a partire dal termine di rimborso deciso dall’Agcom, l‘Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Quanto detto si potrà verificare solo dopo il responso del Tar al quale le compagnie stesse, in vista della scadenza del prossimo mese di aprile, hanno presentato un ricorso proprio per scongiurare la possibilità di dover stornare cifre significative agli utenti.