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tempo determinato

Lavoro: detrazioni per il tempo determinato

L’Agenzia delle Entrate conferma la possibilità di accesso alle detrazioni per quel contratto di lavoro a tempo determinato (di dodici mesi) a cavallo tra due anni contributivi. In particolare, nel secondo anno, è possibile calcolare le detrazioni tenendo conto anche del periodo dell’anno precedente per il quale il dipendente, avendo percepito solo parte della retribuzione maturata, non ha potuto beneficiarne.

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Investimenti pubblicitari

Legge di bilancio: incentivi fiscali agli investimenti pubblicitari e in materia di audiovisivo

Modificata la disciplina del credito d’imposta previsto, a decorrere dal 2018, a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi che effettuano investimenti pubblicitari incrementali sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali (credito pari al 75% della quota incrementale dell’investimento rispetto all’anno precedente, aumentato al 90% nel caso di microimprese, Pmi e start-up innovative). Per la concessione del credito è stanziata la somma di 62,5 milioni di euro per il 2018, che costituisce tetto di spesa. Imprese e lavoratori autonomi possono fruire dell’agevolazione anche per gli investimenti effettuati dal 24 giugno al 31 dicembre 2017, purché il loro valore superi almeno dell’1% l’ammontare degli analoghi investimenti effettuati dagli stessi soggetti sugli stessi mezzi di informazione nel corrispondente periodo del 2016.

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stop all’aumento Iva

Legge di bilancio: stop all’aumento Iva

A differenza di quanto annunciato, la legge di bilancio non aumenta l’Iva. Più precisamente, dal 1° gennaio 2018 l’aliquota Iva del 22% passa al 25%, segnando un aumento di tre punti percentuali, ma la legge di bilancio stoppa l’incremento. Dal 2019 prenderà il via la fatturazione elettronica tra privati.

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2018

Legge di bilancio 2018

Legge di bilancio 2018: le assunzioni agevolate

La nuova manovra tiene conto dell’occupazione giovanile. Da gennaio 2018 è riconosciuto uno sconto triennale sui contributi previdenziali pari al 50% ai datori di lavoro del settore privato che assumono giovani con contratti a tutele crescenti. L’esonero spetta anche per le assunzioni avvenute nei mesi di novembre e dicembre 2017, ferma restando la decorrenza dal primo gennaio 2018, e i casi di trasformazione di un contratto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato, qualunque sia l’età anagrafica al momento della prosecuzione e quando un datore di lavoro assume, entro sei mesi dal conseguimento del titolo di studio, studenti che abbiano svolto percorsi di alternanza scuola-lavoro o di apprendistato per il conseguimento del titolo di studio.

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Aumento dell’Iva

Imposte: si va verso l’aumento dell’Iva

Riprende vigore l’ipotesi di aumento dell’Iva. Nel Dl approvato salvo intese, c’è ancora da gestire il capitolo aumenti Iva. Le risorse da trovare sono 15,7 mld. Le voci da cui attingere sono: estensione (ancora) dello split payment, avvio della fatturazione elettronica tra privati, resytling dello spesometro. Queste misure da sole non bastano, per cui riappare l’ipotesi di riaprire una voluntary disclosure ma stavolta sul contante esistente nelle cassette di sicurezza, e l’aumento dell’Iva, innalzando l’aliquota del 10% all’11,5%, arrivando al 13% nel 2020, e l’aliquota Iva del 22% arriverà al 25% a partire dal 2021.

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Gli ISA

Gli ISA nuovi strumenti di congruità

Le anomalie contabili e gestionali non supereranno il vaglio dei nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale. Gli indicatori operano sui conti e sulla gestione. Il nuovo sistema basato sulla compliance fiscale non sarà più permissivo rispetto agli studi di settore e non consentirà di ottenere i benefici del nuovo regime premiale attraverso una rappresentazione distorta della propria realtà. Tanto ha detto Vieri Ceriani nella relazione che ha illustrato brevemente il contenuto e le caratteristiche di ciascuna categoria di indicatori elementari che influenzeranno la determinazione dell’indice sintetico di affidabilità fiscale del contribuente.

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Benefici ai professionisti

Zfu: benefici estesi ai professionisti

Il ministero dello Sviluppo economico, con un nuovo decreto, aggiorna, modifica e integra la precedente disciplina applicativa dettata in materia di agevolazioni fiscali e contributive, estendendo le agevolazioni ai professionisti. Nella GU dello scorso 6 ottobre è stato pubblicato il decreto 5 giugno 2017 che modifica e integra il precedente decreto 10 aprile 2013 che detta le condizioni, i limiti, le modalità e i termini di decorrenza delle agevolazioni fiscali e contributive di cui possono fruire le imprese di micro e piccola dimensione localizzate nelle Zone franche urbane (Zfu) delle regioni dell’Obiettivo convergenza. La novità più rilevante è rappresentata dall’estensione delle agevolazioni ai professionisti. Le agevolazioni concedibili sono le seguenti: esenzione dalle imposte sui redditi; esenzione dall’Irap; esenzione dall’imposta municipale propria per i soli immobili situati nella Zfu, posseduti e utilizzati dai soggetti beneficiari per l’esercizio dell’attività d’impresa; esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente

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Prestazioni discontinue

Anche le prestazioni discontinue possono essere lavoro subordinato

La Corte di Cassazione, con la sentenza n.23056/2017, riconosce la natura di lavoro subordinato alle prestazioni discontinue individuando la possibilità per lavoratore e datore di lavoro di concordare la modalità di svolgimento delle prestazioni. Per i giudici: “l’elemento della continuità non è indispensabile per caratterizzare la natura subordinata del rapporto di lavoro, potendo le parti concordare una modalità di svolgimento della prestazione che si articoli secondo le richieste o le disponibilità di ciascuna di esse, come previsto nella fattispecie del contratto di lavoro cd a chiamata o intermittente, o anche part time verticale”.

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DIS-COLL

DIS-COLL: alla cassa il 16 ottobre

Il 16 ottobre troverà applicazione la nuova aliquota contributiva per i collaboratori coordinati e continuativi, relativa al trimestre luglio-settembre. L’indennità di disoccupazione DIS-COLL, dopo una fase sperimentale introdotta con il Job Act, è stata stabilizzata, con decorrenza 1 luglio 2017. Gli interessati sono: collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto; assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio; amministratori di società; sindaci e revisori. Soggetti iscritti esclusivamente alla gestione separata che non siano pensionati e siano privi dalla partita IVA. La nuova aliquota, da prendere in considerazione a partire dai versamenti del 16 ottobre per il trimestre luglio-settembre 2017, è pari al 33,23%.

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